giovedì 22 aprile 2010

Second thought

Mi devo ricredere. Mi ricredo in continuazione, di questi tempi. Vedo le cose, traggo una conclusione, poi parlo con delle persone piu’ esperte di me, che mi fanno capire che nel mio ragionamento non ho tenuto in considerazione un sacco di aspetti importanti. E mi quindi ricredo.

Oggi mi voglio ricredere su quello che ho scritto tempo fa, riguardo alla percepta ingiustizia sul divario salariale tra gli espatriati e i lavoratori locali. In realta’, ha senso. Non perche’ il nostro lavoro sia di qualita’ o valore proporzionalmente differente, ma perche’ se offrissimo ai locali stipendi troppo alti rispetto all’economia del posto, distruggeremmo completamente il mercato locale. Gia’ siamo stati sufficientemente indelicati rispetto agli equilibri economici del luogo, distribuendo soldi e beni di consumo a destra e a manca, senza chiderci cosa ne sarebbe stato dei piccoli imprenditori locali. Gia’ paghiamo molto i nostri dipendenti congolesi, tanto che appena uno si mette a lavorare in una ONG tutta la famiglia e gli amici lo braccano per chiedergli aiuto e supporto. Cosa succederebbe se dessimo ancora di piu’ ? Cosa succedera’ quando ce ne andremo, lasciandoci alle spalle lo scheletro di un’economia ormai completamente parrassitaria ?

Dovremmo fare piu’ attenzione anche quando lanciamo programmi « pay for work », ossia I programmi che offrono impiego per aumentare il potere di acquisto dei beneficiari. Come mi spiegava la mia saggia amica F, bisogna assolutamente evitare di pagare troppo i propri lavoratori. Se sul mercato una giornata di lavoro agricolo viene pagata 4 dollari, noi ONG non dobbiamo offrirne 5. L’idea che pagando di piu’ aiutiamo di piu’, o che ci sembra una miseria pagare 4 dollari un’intera giornata di lavoro nei campi, e’ superficiale e sviante. Perche’ quando ne offriamo 5, immediatamente la gente che ha gia’ un lavoro lo lascia per il nostro. Che e’ temporaneo. Perche’ cosi’ facendo fomentiamo meccanismi di lotta all’interno delle comunita’ locali, tra chi si deve aggiudicare il nostro lavoro ben pagato. Perche’ alla fine chi ne beneficiera’ saranno i piu’ connessi e i piu’ potenti, non i piu’ vulnerabili. Invece dovremmo offirne 3,5, per attrarre i disoccupati, o coloro che non sono nella condizione di scegliere. Coloro che hanno piu’ bisogno.

La superficialita’ si paga cara, in questo mestiere. Anzi, la pagano cara gli altri.

2 commenti:

  1. Brava. Abbiamo formato centainaia di insegnanti delle primarie con programmi milionari. Dopo tre mesi, quando andavamo a fare monitoring, il 50% se n'era andato dalla scuola. A fare il guardiano o l'autista per una Ong. Perche' in cattedra guadagnava (quando li vedeva) 60 dollari al mese. Come guardiano di notte, invece, fino a 200. Distruggiamo intere economie, con la nostra ansia di "tenerci lo staff migliore" o con la nostra bugia di "pagare salari dignitosi". Ottimo post. Ciao. Edoardo

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  2. Grazie Edoardo! Mi fa tantissimo piacere ricevere questo bel feedback da una persona che conosce bene la complessità di queste questioni - infinitamente meglio di una novellina come me... Un abbraccio dal Kenya, dove mi sto concedendo un piacevolissimo stacco :)

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