sabato 12 giugno 2010

Dialoghi sparsi di un sabato a Goma

V: Che fai oggi pomeriggio, J?
J: Mi incontro con i miei amici della Costa d'Avoiro. Ci incontriamo sempre, fra di noi, una volta al mese.
V: Ah, che bello.
J: Sì, è importante trovarsi per scambiarsi le notizie del paese.
V. In che senso?
J: Sai, i giornali nazionali dicono solo bugie e quelli internazionali non parlano mai di noi. Allora ci dobbiamo organizzare per portare notizie fresche ogni volta che uno di noi torna a casa.

H entra focosamente nella stanza.
H: Non ne posso più!
V: Che succede?
H: Mi ha appena chiamato un membro della mia squadra, a Rutshuru. Dice che il training di lunedì deve saltare perchè non abbiamo chiesto il permesso alle autorità sanitarie.
V: Scusa ma che c'entrano le autorità sanitarie con questo training?
H: Assolutamente nulla!
V: E allora?
H: L'hanno comunque presa come una mancanza di rispetto.
V: Beh ma se non c'entrano nulla come possono impedirti di organizzare il training nei villaggi? Mica sono i padroni di Rutshuru.
H: E' semplice, faranno delle telefonate e diranno alla gente di non presentarsi. Ne sono capaci, l'hanno già fatto una volta.

Squilla il telefono.
X: Hey V, ho una domanda veloce.
V: Certo cara, dimmi.
X: Avete l'acqua in casa? Qui da noi non c'è da ieri sera e devo fare la doccia a mio figlio.
V: Sì, qui oggi funziona bene. Dai vieni a fargliela qui, ti aspettiamo.

K, uscendo.
K: Ciao a tutti, vado dalla sarta. Settimana scorsa al mercato ho comprato questa stoffa strepitosa e mi devo far fare il vestito. L'ho già negoziato a dieci dollari!
R: Hey, già che ci sei passa dal supermercato per prendere il burro di arachidi. Mi chiamato una mia amica dicendo che è arrivato il carico e se non ci sbrighiamo sarà esaurito entro stasera.

Il telefono squilla di nuovo.
T: Ciao V, come stai?
V: Bene, stamattina sono di ottimo umore, sento che mi sono proprio ripresa dalla tifoide.
T: Ottimo! Io invece ho ancora mal di schiena per le 6 ore di strada sterrata che ho fatto ieri tornando da Masisi.
V: Oh no! Ma stasera ce la fai a venire alla festa MONUC?
T: Sì, credo di sì. Mi hanno pure mandato l'invito scritto. Sai come sono gli Indiani. Mandano l'invito scritto anche quando ci offrono la cena nel loro accampamento sulle montagne, tre tende più in là.

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