venerdì 11 giugno 2010

La rivoluzione estetica

(Photo courtesy of http://rachel-in-goma.blogspot.com/2010/06/golden-chukadu.html)

Qualche settimana fa a Goma è successa una cosa mai vista. E' stata inaugurato un monumento. In una città fatta di macerie, di briciole, in questo ammasso disordinato di case rotte e di polvere, è sorta una statua. Un'opera d'arte.

Il mistero è rimasto incartato per mesi sotto una sventolante impalcatura arancione. La città vi si muoveva intorno, come sempre, col solito trambusto che ruota ai bordi della grande rotonda cittadina. Tutti si chiedevano che cosa ne sarebbe emerso. Una statua del presidente, si pensava. O a qualche politico corrotto che ha fatto i soldi sulle miserie della città.

E invece no. Ci ha beffati tutti, Goma, con la sua ironia pazzesca di città impossibile. E' nata una statua assurda, uno sberleffo, una barzelletta, e al tempo stesso un inno alla gioia. Una statua d'oro di un chookoodoo gigante, per glorificare l'inventività del popolo di Goma. Una statua geniale, che capovolge le priorità in questo mondo di usurpatori. Il trionfo dell'uomo piccolo, del commerciante, del bracciante. Di colui che si arrangia. Dell'uomo congolese.

Quando l'hanno inaugurato, decine di persone si sono riunite attorno al monumento dorato per giorni e giorni di fila, mai stanche di ammirarlo. In un mondo in cui l'arte non ha significato, questo buffo abbozzo di bellezza è un capolavoro. Lo specchio più autentico dell'anima di Goma.

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