Stavo chiacchierando con i miei nuovi amici R e R. Entrambi expats, entrambi consumati avventurieri dell’umanitario.
Mi dicevano che esiste un nuovo formato di curriculum, per chi lavora nel nostro settore. Che oltre alle solite sezioni sugli studi, l’esperienza lavorativa e le lingue, affiancherà un piccolo questionario per capire quanto ci si è spinti in là, nel lavoro sul campo. Questi sono alcuni esempi di domande.
Hai mai dovuto fare una valutazione di un’area a dorso di mulo?
Hai vissuto senza acqua corrente per almeno un mese?
Hai mai mangiato riso per più di quaranta giorni di fila?
Ridevamo, e ridendo mi rendevo conto che loro avrebbero risposto sì a molte di quelle domande. Poi abbiamo cambiato argomento. Abbiamo parlato di calcio.
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