L'atmosfera si scalda, qui in Nord Kivu. E come al solito per noi espatriati e' difficile capire cosa provochi queste ondate di violenza, e cosa significhino. In questi giorni, due notizie locali sono arrivate ai giornali di tutto il mondo.
Primo, l'uccisione di 3 caschi blu all'interno della base MONUSCO di Kirumba in Sud Lubero, alle 2 di notte del 18 Agosto, da parte di membri della popolazione locale armati di machete. L'episodio e' stranissimo almeno per due motivi. Perche' e' avvenuto all'interno di una base MONUSCO, prima di tutto. E perche' non e' stato eseguito da ribelli regolari con armi da fuoco, ma da civili, semplicemente con il loro machete. Il machete, di solito usato per tagliare gli alberi e la frutta, da oggetto domestico si trasforma in un'arma primitiva e brutale, che in questa parte del mondo ricorda inesorabilmente il massacro in Rwanda nel 1994. Non e' facile capire cosa possa spingere dei locali a uccidere dei caschi blu. Non ho sentito nessuna interpretazione convincente.
Il secondo episodio e' stato lo stupro di massa da parte di FDLR, questo weekend, a Walicale. I rapporti ufficiali dicono che sono state violentate 179 donne, il che significa che in realta' ne sono sono state colpite molte di piu'. Il Congo, si sa, e' la capitale mondiale degli stupri. Ma cosi' tante donne stuprate tutte assieme e' qualcosa di rivoltante, di sconvolgente perfino per gli standard locali. In una manciata di villaggu, centinaia si donne sono state prese per strada, in casa, davanti ai loro figli e ai loro mariti. Nessuno poteva prevederlo, nessuno ha potuto fare nulla. E' successo, e il giorno dopo era sul New York Times. E noi qui a Goma leggevamo il New York Times online.
Ma non sarebbe giusto dire che noi qui non ci accorgiamo di nulla. L'atmosfera si fa sempre piu' pesante. Venerdi' sera e' stato ammazzato un ragazzo davanti al Coco Jambo, non so come, forse in una rissa. E io sabato sera ero li' a cena con i miei colleghi, e mi stupivo che fosse tanto vuoto e che non ballasse nessuno. E dei banditi hanno sparato sulla nostra ambulanza, sabato pomeriggio. E settimana scorsa abbiamo ricevuto nuove minacce a Rutshuru.
Il Nord Kivu trema, e nessun sa cosa significhi. Forse sono semplici scosse d'assestamento. Forse e' l'inizio di un nuovo terremoto.
martedì 24 agosto 2010
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