domenica 27 giugno 2010

Regole

Il 30 giugno sarà il cinquantesimo anniversario della repubblica congolese. Dovrebbe essere un'occasione gioiosa, ma in realtà si prevedono scontri. Si dice che la situazione politica è tesa e l'anniversario potrebbe essere l'occasione giusta per fare un po' di casino. Nessuno ci crede veramente. Tutti sanno che non succederà nulla. Ma i security officers devono pure essere pagati per qualcosa, e quindi creano regole strettissime ipotizzando i più catastrofici scenari.

Tutte le organizzazioni hanno creato misure di sicurezza speciali per far fronte a questa settimana, noi addirittura chiudiamo gli uffici. Il nostro management ci regala 2 giorni di ferie e ci incoraggia a prendere gli altri 2 per andarcene fuori dal paese per tutta la settimana. Per chi resta, il 29 e il 30 giugno bisognerà restare confinati in casa, senza mettere il naso fuori. E dobbiamo prepararci una borsa di sicurezza con documenti e vestiti per 2 giorni, in caso fosse necessaria una breve evacuazione. Senza dubbio un'esagerazione, ma le regole sono regole.

Io ho cercato di usare questa possibilità per andare a farmi un giro nei paraggi, ho convinto 3 o 4 amici a prendersi qualche giorno di congedo ed andare tutti in gita a Bujumbura, la capitale del Burundi sul lago Tanganika. Tutto dicono che sia deliziosa. Ma il piano non ha funzionato. Ci sono le elezioni il 28 giugno, in Burundi, e si prevedono scontri. Tutti i viaggi sono sospesi.

Cerco di ripiegare sul solito Rwanda, qui a portata di mano. Magari un giro a Kigali, la capitale, per vedere il famoso museo del genocidio e per andare a caccia dei posti di cui ho letto nei libri. O se non fosse possibile Kigali, magari anche solo Gisenyi, qui a fianco, per nuotare nel lago e passeggiare sulle strade circondate da oleandri. Ma ci sono nuove regole, adesso, e chi non ha il visto permanente (come me) non può più varcare il confine. Ho cercato di spiegare alla frontiera che farò il visto permanente il mese prossimo, ma fino a dopo il 30 giugno non posso mandare il passaporto a Kinshasa per motivi di sicurezza. Niente da fare, non mi hanno fatta passare.

Farò vacanza in terrazza, con i miei libri. Rispettando tutte le regole.

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