Domenica mi sono trovata catapultata in un video musicale. Con quella luce bianca che sembra fatta di riflettori, e il lago dietro così azzurro, così artificiale. In una mega villa sul lago, con giardino all’inglese, mobili di design, lusso scintillante. Schermi piatti, vetrate con vista, bar al centro del soggiorno con gli sgabelli attorno. La musica del Buddha Bar, di sottofondo, altissima, che faceva pulsare tutto. Come in un video ambientato in California.
Gente che va, gente che viene, ognuno che porta da bere. Ragazze nere vestite in bianco, piene di gioielli d’oro. I ragazzi con l’aria da gangster, che fumano piano, che hanno i muscoli. Che si muovono a ritmo con tutto il resto.
La piscina, le macchine, il cuoco che cuoce il pesce. Lo champagne che scorre a fiumi, apriamo un’altra bottiglia. Facciamo un tuffo nel lago. Facciamo un giro sulla moto d’acqua, voglio vedere tutta la costa. Voglio possedere tutta Goma, oggi, fino al confine col Rwanda. Voglio schizzare sull’acqua e vedere le ville sul lago, salutare la gente con la mano.
E poi tornare nella casa assolata, con la musica, con la dolcezza sfrenata della vita dei ricchi. Che chissà come sono diventati così ricchi. Che ridono e dicono che Goma è così, è la capitale della bella vita.
Tornare coi jeans tutti bagnati, strizzati intorno alle gambe. Sentire il corpo che si muove in quegli spazi così lucidi, così geometrici. Nel groove patinato e sensuale. Nel sole che inonda tutto. Nell’ondeggiare lascivo della domenca. Nel ritmo cosmico del pomeriggio.
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