Il pianeta umanitario non e’ altro che un grande villaggio. Per quanto si cammini in vicoli stretti e oscuri, si finisce sempre per incontrarsi, scontrarsi e reincontrarsi negli snodi principali chiamati Congo, Haiti, Afghanistan, Indonesia e Sudan . Se si e' stati in giro per una decina d’anni, si aggiungono Bosnia, Iraq, Sierra Leone, Rwanda e Somalia. Tutto qui. E visto che il mondo e’ piccolo e la gente mormora, ci si trova a trottare per il globo con una bella reputazione intercontinentale appicciata addosso. Proprio come e’ successo a S - una delle mie persone preferite qui a Goma.
S e’ un afghano. Uno di quei brillanti individui che ha cominciato a lavorare come staff nazionale nel suo paese e che poi e’ riuscito a fare il salto di qualita’, diventare un expat, e farsi inviare altrove. Quando, una sera di quasi un anno fa, H l’ha reincontrato dopo tanto tempo, quasi sveniva per l'eccitazione: « S! Sei tu! Il famoso, famigerato S di Kabul… qui a Goma! » Incuriosita dalla sua reazione, le ho chiesto subito spiegazioni. E quella stessa sera, dondolando sull’amaca in veranda, H mi ha introdotta alla vita personaggio, dipingendomene un quadro incredibile.
S e’ colui che riesce ad introdursi in tutti i traffici piu’ loschi nelle citta’ in cui vive. Colui che a Kabul e’ stato scoperto in una sessione di sesso selvaggio con la moglie del suo capo, a casa del suo capo, sul divano del suo capo. Colui che in Sudan ha organizzato una grande festa piena di alcolici che e’ stata interrotta dalle autorita’ islamiche. Lui e’ stato arrestato e messo sotto processo, e poi grazie ad amici di amici e’ riuscito a fuggire da Kartum, dove e’ ancora ricercato. Colui che qualche mese fa e’ andato in R&R a Parigi per una settimana, ha incontrato la sua ragazza (che al momento lavora in Sudan del Sud), e l’ha sposata. Sposata in vacanza. E durante un’altra vacanza hanno comprato casa.
In Congo, tutti conoscono S. Quando mi trovo a Kinshasa e Bukavo, mi basta dire che abito a Goma perche’ la gente mi chieda: « E S lo conosci ? » Certo che lo conosco, siamo amici. Tra di noi c’e’ una simpatia istintiva incredibile. Ci incontriamo a tutte le feste, visto che siamo entrambi nottambuli. E ogni volta, quando arrivano le due o le tre di notte e lo intravedo nella luce intermittente ballare inebriato nella sua caratteristica posa a pugni chiusi, non posso fare a meno di pensare : « Questa e’ l’immagine-simbolo del divertimento di Goma. Della meravigliosa follia che mi circonda. Sono alla festa giusta ».
Ciao Vivi, sono finita sul tuo blog e volevo proporti un'intervista. Il mio blog si chiama Anime nomadi e intervisto donne italiane che vivono all'estero. Se vuoi mandami una mail animenomadi@gmail.com
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